Fare il musicista....il sogno

In uno dei manuali di tecnica dell'audio letti/studiati durante il mio percorso, c'era una frase che è stata illuminante e basilare per il proseguo di tutto il cammino: "Studia, impara, mettititi sempre alla prova, non dare mai nulla per scontato ma soprattutto...fai nuove conoscenze".

...che letta così potrebbe sembrare il motto di un sito di dating online. Invece è proprio quella la chiave di tutto quanto.

La passione per la musica parte quasi sempre per l'influsso che su di noi arriva da qualcun'altro: i nostri genitori, gli amici, un insegnante particolarmente sensibile e attento. Di seguito si sviluppa nei modi più disparati; l'ascolto compulsivo di centinaia di dischi, la voglia di iniziare a suonare uno strumento; nella gran parte dei casi entrambe le cose.

C'è l'entusiasmo dell'inizio, la voglia di scoprire un mondo che è totalmente nuovo e non sappiamo assolutamente dove ci porterà, ma sappiamo che l'aria che respiriamo è buona. Sappiamo che non possiamo farne a meno.

Poi passa, e ci ritroviamo nel mare con la nostra barchetta, insieme a zattere, motoscafi, pochi fortunati con i panfili, altri (la gran parte) aggrappati al loro salvagente facendo di tutto per non affondare. E' proprio lì che ci chiediamo cosa fare, da che parte andare, dov'è l'isola che vogliamo raggiungere e come evitare di ritrovarsi in mare aperto in men che non si dica.

Occorre fissare degli obbiettivi.

A "breve termine": sono quelli facilmente raggiungibili, che dipendono solo da noi, e per i quali dobbiamo chiedere permesso solo alla nostra forza di volontà:

- devo ascoltare 3 dischi nuovi a settimana;

- devo registrare alcune demo;

- devo creare i miei canali social;

- devo approfondire meglio alcune tecniche nelle quali ho difficoltà....

A "medio termine": Comincia la parte meno facile:

- devo trovare il modo di suonare in quel locale; non inviare le mail con allegati i miei video, i miei audio e il mieo fantastico curriculum (non le legge quasi mai nessuno). Spendi qualche euro in birre e vacci in quel locale, cercando il modo di farti amico il direttore artistico.

- devo conoscere i musicisti che sono già "nel giro": vai ai loro concerti, vacci spesso (lo noteranno), trova il modo per scambiare due chiacchiere, insisti. Partecipa alle jam session. Da alcune jam sono nate band che hanno scritto la storia della musica.

- devo far crescere i miei profili social: trova un modo per essere unico, per far sì che il tuo modo di fare musica, non sia fine a se stesso; devi diventare il marchio di te stesso.

- devo scegliere dei punti di riferimento: è necessario avere dei punti di riferimento, musicisti molto più bravi di noi, professionisti che ce l'hanno fatta. Comprendere il loro percorso e attestare il nostro, man mano che andiamo avanti. Devono essere la nostra bussola.

A "lungo termine"

- devo decidere il mio percorso di studio; studiare è fondamentale, soprattutto perchè mi permette di arrivare prima alle cose, capirle meglio e sprecare molte meno energie.

- devo decidere in quale città stare; soprattutto se sei nato in una piccola realtà di provincia, è chiaramente molto più complicato che "succedano cose". Se la tua ambizione è quella di diventare un "professionista", è necessario che pensi a un tuo eventuale spostamento, in una realtà più grande

La lista potrebbe essere infinità.

E' necessario che, ad ogni passo, ad ogni singola mattonella messa le muro, ma anche e soprattutto, ad ogni piccolo o grande fallimento ci sia una fase di sana autocritica; capire dove si è sbagliato, comprendere i propri limiti e lavorarci.

Resta in fondo la chiave di tutto il discorso; se resti solo nella tua cameretta non conoscerai nessuno; se non conosci nessuno non creerai una rete; se non crei una rete ti starai privando di tutta una serie di opzioni e opportunità (lavorative, esperienziali e soprattutto di crescita).

A casa nostra possiamo sentirci una montagna, finche non ne incontriamo una vera e capiremo di essere una semplice collinetta di campagna.