Eurovision Song Contest 2022: Classifica e considerazioni personali

FInalmente tutti i brani di questo Eurovision 2022 sono stati resi noti, tra chi ha bruciato tutte le tappe e chi invece aveva deciso di rivelare il brano direttamente per l'Eurovision 2023.

Nel complesso si tratta di un anno a mio parere nella media, nonostante le critiche che si stiano ricevendo da destra e manca per l'eccesso di ballad (devo ricordarvi per caso l'Eurovision 2015?), non a caso la mia top 3 è composta interamente da ballad.

Non trovo i grandi sconvolgimenti che mi aspettavo dopo la vittoria dei Maneskin, che speravo avrebbe portato nomi di rilievo nelle varie selezioni nazionali. Ed apparentemente è successo, ma questi non hanno vinto (Penso ad Aurea in Portogallo, Stig Rasta in Estonia, i Voyager in Australia o Jordan Haj ed Emma Smetana in Repubblica Ceca).

Diverso è stato per molte scelte interne, che si sono rilevate quantomeno il perno su cui un anno dimenticabile è diventato nella media, chiamando nomi importanti nel panorama musicale per quanto emergenti (ma attenzione, emergenti non significa sconosciuti lanciati nella fossa dei leoni). Penso in questo caso ai Paesi Bassi che hanno voluto rischiare con la loro lingua puntando tutto su di un'artista giovanissima ma talentuosa, oppure all'Austria che ha selezionato un DJ famosissimo e che alla giovane età di 20 anni ha già diverse certificazioni al di fuori dell'Austria. 

Discorso a parte lo voglio fare per le Big 5, più volte negli ultimi anni sbeffeggiate e criticate ferocemente (Italia e Francia a parte) perché in quanto già qualificate in finale non si impegnavano neanche per il minimo sindacale. I sonori zero al televoto ottenuti l'anno scorso, radicalmente opposti a quelli che sono stati i risultati di Italia e Francia, hanno dato uno scossone a questi paesi che li hanno spinti ad impegnarsi quantomeno un minimo.

Partiamo dall'Italia, che negli anni grazie alla formula di Sanremo (e soprattutto grazie ad Amadeus che ha riportato il Festival al 2022) è diventata la vera e propria powerhouse dell'Eurovision, dimostrando che prima ancora di credere nel brano è importante credere negli artisti che si manda, che anche con i risultati peggiori (Emma e Francesca Michielin) si trattava ugualmente di artisti in prima linea nel panorama musicale italiano e non gente che vive ai margini del mercato discografico e che entra per sbaglio in top 40 per una settimana ed essere dimenticato la settimana dopo. 

Per non parlare del fatto che negli ultimi quattro Sanremo c'erano almeno cinque brani che avrebbero centrato una top 10 eurovisiva a mani bassissime. Sul risultato di Mahmood e Blanco "a volte non so esprimermi", ma il potenziale di arrivare in top 5 c'è tutto e chissà, magari anche di poter vincere in casa.

Procediamo in Francia, che dopo un secondo posto stratosferico ha messo su un'altra buona finale nazionale (meglio di quella dell'anno scorso in cui tutto era scritto per far vincere Barbara Pravi), che ha visto vincitori Alvan & Ahez e il trionfo del bretone. Il potenziale per fare benissimo c'è eccome, ma come già detto nell'analisi delle canzoni è necessario che rifacciano completamente la performance perché è troppo caotica, ed il rischio di precipitare al quindicesimo posto c'è tutto.

La Spagna ha riesumato dopo anni il Festival di Benidorm, facendo record di ascolti in tutta la nazione e scrostando un piccolo spiraglio di speranza per quelli che potranno essere i prossimi anni. Il problema del Benidorm è stato quello di dichiaratamente esporsi come "la risposta spagnola a Sanremo", ma di Sanremo c'è davvero poco e l'intera manifestazione è stata ad uso e consumo della cosiddetta "bolla eurovisiva". 

Si potrà essere in disaccordo con me, e lo accetto, ma sono i fatti a parlare, e se su 14 brani uno solo è stato certificato ed è arrivato al primo posto nelle charts spagnole c'è molto a cui pensare. Sono convinto comunque che non sarà quest'anno l'anno della "rivoluzione spagnola", ma che un piazzamento più che dignitoso di Chanel unito al record di ascolti potrà far prendere una boccata d'aria alla Spagna e raddrizzare la mira nei prossimi anni.

Andiamo in Germania, dove purtroppo alla base di tutto c'è stata l'idea malsana di scegliere sei malcapitati esordienti e assolutamente sconosciuti, il terrore più o meno comune che vincesse un trio con un brano raccapricciante in tedesco e il finale che se non è dolce perlomeno non è neanche così amaro. Malik Harris sta avendo buoni consensi con gli streams di Spotify (è arrivato a un milione e mezzo in poco meno di due mesi) ed è arrivato addirittura 98° nelle radio (sì, ora vi metterete a ridere, ma se pensate che 2018 a parte è il miglior risultato di un brano tedesco dal 2011 ci riflettete su). 

Non avrà zero punti al televoto forse, ma non so quanto potrà andare più lontano dalla bottom 5. Comunque un brano degno di essere chiamato tale

Concludiamo con la Terra d'Albione, il Regno Unito, che credo sia la nazione che più mi ha stupito quest'anno all'Eurovision. L'affidarsi ad un'etichetta emergente ma pur sempre di rilievo ha fatto sì che si puntasse ad un altro artista dopo Dua Lipa ed Ellie Goulding che potesse rendere orgogliosa tale etichetta. La scelta è ricaduta sul musicista e tiktoker Sam Ryder, e direi che non si poteva scegliere di meglio.

Il brano sta andando benissimo in Regno Unito, su Spotify macina riproduzione dopo riproduzione (è l'ottavo brano più riprodotto questa settimana e il decimo in generale), anche io lo ascolto quasi ogni giorno a ripetizione. Spero davvero che faccia bene come non ho mai sperato con nessun altro brano del Regno Unito. Soprattutto, la lezione più grande l'ha imparata proprio il Regno Unito, ovvero scegliere un brano autentico, vero, che abbia ragione di esistere al di fuori dell'Eurovision (come tutti i brani che l'Italia ha mandato dal 2011 ad oggi, contando anche qualche brano nel passato), e questa cosa non può che farmi piacere per un paese che è il secondo per industria musicale al mondo dopo gli Stati Uniti.

Qui di seguito c'è la mia classifica. Ho cambiato qualche posizione rispetto ai voti dati in passato, specie per i primissimi brani, perché con il tempo la mia opinione su di questi è cambiata leggermente:

1 Paesi Bassi

2 Italia

3 Grecia

4 Estonia

5 Ucraina

6 Polonia

7 Regno Unito

8 Serbia

9 Svizzera

10 Lituania

11 Finlandia

12 Portogallo

13 Repubblica Ceca

14 Francia

15 Svezia

16 Austria

17 Norvegia

18 Belgio

19 Irlanda

20 San Marino

21 Spagna

22 Islanda

23 Cipro

24 Albania

25 Montenegro

26 Australia

27 Georgia

28 Lettonia

29 Danimarca

30 Moldavia

31 Macedonia

32 Malta

33 Romania

34 Germania

35 Israele

36 Croazia

37 Bulgaria

38 Armenia

39 Slovenia

40 Azerbaigian