Eurovision 2024: le canzoni (parte 4)

CROAZIA - Baby Lasagna - Rim tim dagi dim - 7.55/10

Avevo molte riserve e alcuni pregiudizi su questo brano, ma ascoltarlo in studio version me li ha grossomodo spazzati via. Apprezzo come, a differenza di Cha cha cha l'anno scorso, questo brano (a cui si ispira) abbia un senso, e che senso! La partenza in prospettiva di tempi migliori è un tema oggi come mai attualissimo nei Balcani e non neghiamolo anche nella vicina Italia. 

Da rivedere assolutamente l'esibizione perché mi sembra davvero parecchio incasinata e si perde l'atmosfera rurale e tradizionale del video ufficiale, spero che riescano a portarla almeno in parte in Svezia. Ciao, mamma, ciao!

CIPRO - Silia Kapsis - Liar - 5.5/10

Non ho davvero tantissimo da dire su questa canzone, o meglio mi rifiuto di dire qualunque cosa non sia stata già detta, ovvero classica canzoncina da Cipro con la cantante figa, il brano danzereccio e la coreografia fatta a puntino. Nulla di male, ma mi sembra assurdo che si continui a calcare questo solco nonostante abbia funzionato per davvero soltanto una volta (2018), ma sarà, forse in fondo ai ciprioti sta bene anche la sola qualificazione in finale. Ah, e la canzone era stata scartata dalla Grecia l'anno scorso, se restano fuori dalla finale anche quest'anno rido fino all'anno prossimo.

PAESI BASSI - Joost Klein - Europapa - 6.4/10

Sono onesto, vorrei che questa canzone mi piacesse di più, ma davvero tanto. Lo so che è un genere che di fatto è stato inventato nei Paesi Bassi, e sono contento che presentino qualcosa di "loro" senza americanizzarsi come hanno fatto tutti gli altri anni, ma a me non piace più di tanto. Lodevoli le intenzioni di creare una Papaoutai olandese, ma il risultato non è esattamente lo stesso. In ogni caso candidato ai piani alti se lo staging sarà come Cristo comanda. Non dico altissimi perché ho i miei dubbi che le giurie possano apprezzare una proposta del genere...

SVIZZERA - Nemo - The Code - 7.3/10

Dev'essere un tema ricorrente quest'anno, quello di portare brani che vanno da dieci parti diverse senza quagliare. Il brano della Svizzera è uno di questi secondo me, risulta molto accattivante e bizzarro in senso buono ma al contempo lo trovo davvero tanto confusionario. Spero che lo stage director che hanno assoldato (che ha realizzato Cha cha cha nel 2023) possa fare davvero un miracolo perché altrimenti vedo Nemo schiantarsi malissimo, e non nego di dirvi che sarebbe davvero un peccato.

REGNO UNITO - Olly Alexander - Dizzy - 6.1/10

Non volevo alzarmi di troppo le aspettative quando fu annunciato come partecipante all'Eurovision 2024, e mi sa che ho fatto bene. Non lo trovo un bruttissimo pezzo, devo essere sincero, ma lo trovo così insignificante, uno di quei brani che senti nei negozi H&M mentre fai shopping con le amiche. 

Spero per lui che faccia un ottimo lavoro di staging, perché c'è qualcuno nella sua stessa corsia (Svizzera e Lituania) che hanno un brano decisamente più appetibile e con meno hype alla partenza rispetto a quello con cui era partito Olly Alexander. Detto ciò, credo che in ogni caso dovrebbe riuscire ad entrare in top 20, e spiace a dirsi ma per il Regno Unito sarebbe già un grande risultato.

AUSTRIA - Kaleen - We will rave - 5.8/10

Non si tratta di un brano malvagio, solo che è davvero giunto con una trentina d'anni in ritardo, è identico a Think about the way di Ice MC e Alexia, e la stessa coreografia (tolti momenti con i tizi a torso nudo) è letteralmente una coreografia da Non è la Rai. Sono troppo giovane per ricordarmi il Festivalbar (unico ricordo che ho è stata l'ultima edizione del 2007, capitemi), ma mi basta vedere qualunque esibizione di Alexia nel 1997 e praticamente non cambia moltissimo. Non fate ascoltare questa canzone a Giorgia Meloni che sennò si spaventa.

ISLANDA - Hera Bjork - Scared of heights - 6/10

È notizia di oggi che l'autrice del brano vorrebbe ritirarlo dalla competizione per far andare il secondo classificato, ma l'emittente islandese le ha detto "attaccati al cazzo" e quindi niente, c'è il rischio che l'Islanda si ritiri. In ogni caso analizzerò il brano anche a mo' di commemorazione.

Non è un brano che spicca particolarmente per originalità, tant'è che mi ricorda "Embers" di James Newman (e ispirarsi ad uno che ha preso un doppio zero in mondovisione non è proprio il massimo...), però apprezzo la gioia e la grinta con cui Hera l'ha cantato. Inoltre onore a lei per aver portato avanti la sua causa competitiva, in una gara in cui i concorrenti sembravano scansarsi per far vincere Bashar Murad, cantante palestinese che è arrivato alla fine al secondo posto. Sono onesto, qualora RUV si ritirasse solo perché aveva volontariamente apparecchiato la finale per Bashar senza che quest'ultimo avesse neanche minima voce in capitolo, sarebbe un gran peccato ed un insulto sia ad Hera che agli islandesi che l'hanno votata.

SERBIA - Teya Dora - Ramonda - 7.3/10

Che bella canzone! La gioia di ascoltare una signora ballad in lingua, e che gioia che non sia nel filone della "Balkan ballad" ma che abbia una struttura solida ed uniforme. Mi fa storcere il naso che il testo possa essere in parte interpretato in forma politica, ma piuttosto che avere un brano che inneggia alla distruzione di una nazione mi va benissimo. Se viene realizzato uno staging come si deve lei può arrivare parecchio alta, in un anno in cui le ballad scarseggiano e anche tanto, e chi sarei io per impedire una cosa del genere.