Eurovision Song Contest 2022: Le canzoni (parte 4)
MONTENEGRO – Vladana Vucinic – Breathe
No, non è la sorella dell’ex attaccante della Juve, tranquilli. Piuttosto è una cantante che non aveva singoli all’attivo da oltre dieci anni, riesumata per l’occasione dalla tv montenegrina tornata in gara quest’anno a distanza di tre anni.
E direi che è un ritorno in grande stile, con una ballata iperdrammatica dal sapore balcanico, molto suggestiva ma per quanto mi riguarda terribilmente pesante. Avrei notevolmente preferito un arrangiamento più leggero, magari eseguito in montenegrino giacché l’autrice del testo è la stessa Vladana. Può andare in finale e, per uno stato che in finale ci è arrivato solo due volte, sarebbe già un grande risultato. 6.4/10
DANIMARCA – Reddi – The Show
Per il filone di verso ai Maneskin insieme al revival anni 2000 giunge anche la Danimarca. Il brano di questa girlband ricorda tantissimo il periodo d’oro dei Paramore, con qualche accenno di Olivia Rodrigo (che ha tratto da questo revival 2000 l’album Sour nella sua interezza).
A differenza di Olivia Rodrigo però, qui non vedo un’intenzione. Il testo racconta di “mandare avanti lo show” senza la presenza di qualcuno, che può essere l’amato o una persona venuta meno nella propria vita, ma a me sembra solo un tentativo forzatissimo di replicare il successo mastodontico (per gli standard dell’Eurovision si intende) che hanno avuto l’anno scorso i Maneskin. Può migliorare dal vivo, ma nella prima semifinale la vedo abbastanza spacciata. 5.7/10
ROMANIA – WRS – Llamame
In una finale nazionale terribile da tutti i punti di vista, ha la meglio un brano senza infamia e senza lode, danzereccio e divertente, che a suo modo potrebbe far rivedere la finale alla Romania, dopo una serie di tentativi andati a vuoto.
Lui a detta di addetti ai lavori rompe lo stereotipo del “maschio alfa”, ancora fortemente radicato in Romania, e questo mi fa piacere. Spero che faccia bene semplicemente perché un quarto mancato passaggio alla finale distruggerebbe definitivamente la reputazione dell’Eurovision in Romania, portandola a ritirarsi forse definitivamente. 5.6/10
SERBIA – Konstrakta – In corpore sano
Al primo ascolto di questo brano sono rimasto molto perplesso, ma in seguito ho capito che questo brano a suo modo è geniale. Una denuncia perentoria al sistema sanitario serbo e alle assicurazioni, con annesse delle prese in giro velate per Novak Djokovic (la cui vicenda agli Australian Open è ben nota).
Se si riuscisse in qualche modo a tradurre dal serbo sarebbe una bellissima occasione che avrebbe modo di fare eco anche in Italia per come sono trattati tutti gli operatori dello spettacolo.
Rischia di passare come “quella che si lava le mani” in riferimento all’esibizione abbastanza … quirky per così dire. Io spero che passi in finale, per me sarebbe già un grande risultato. L’aggiunta finale di frasi in latino è una piccola perla. 7.5/10
FRANCIA – Alvan & Ahez – Fulenn
Ecco un po’ di chaotic energy francese, anzi bretone! Questa piccola chicca di minoranza linguistica ha riportato in auge una lingua che sul palco dell’Eurovision mancava da circa trent’anni, ma lo fa con tante imprecisioni.
Il brano si regge in piedi da solo, ma l’esibizione dei quattro membri di questo ensemble mi ha sollevato più di qualche dubbio, tutto è troppo confusionario, caotico in senso negativo. Qui c’è un potenziale da top 5 in ballo, ma dipenderà tutto dalla performance che faranno a Torino. Rendo comunque onore ai francesi per aver voluto osare tanto ed aver portato qualcosa che di fatto non si è mai visto sul palco dell’Eurovision, e o, Shum dei Go_A (Ucraina 2021) è qualcosa di completamente diverso da Fulenn. 7.2/10
SVIZZERA – Marius Bear – Boys Do Cry
A gennaio scrissi ad un mio amico che avevo la sensazione che questo sarebbe stato l’anno della Svizzera, ed a posteriori direi che avevo ragione a metà. La metà mancante deriva dalla canzone in sé, che è tutto fuorché immediata, è molto dolce senza esplodere mai, oltre a trattare di un tema molto caro un po’ a tutti, ovvero l’accettarsi per come si è, con le proprie virtù e le proprie fragilità.
La metà che mi convince ancora di una potenziale vittoria risiede nella bravura interpretativa ed esecutiva di Marius Bear, che se mette su insieme alla delegazione svizzera uno staging memorabile e d’impatto potrebbe tranquillamente essere l’equivalente che fu Amar Pelos Dois nel 2017, almeno per le giurie. E con 380 punti alle giurie basterebbero poco meno di 100 punti per vincere l’Eurovision, specie se è fatta terra bruciata attorno alla Svizzera. 7.4/10
GEORGIA – Circus Mircus – Lock me in
Al primo ascolto sono stato a metà tra il “Che genialata è questa!?” ed il “Che roba ho appena ascoltato?”. Dal nulla il misterioso gruppo che rappresenterà la Georgia all’Eurovision 2022 ha deciso di rilasciare il proprio brano, senza un video ufficiale in protesta a quanto sta accadendo in Ucraina.
Non ci sono mezze misure, o andrà in top 10 o finirà ultima in semifinale. 6.4/10
CIPRO – Andromachi – Ela
Avevo timori di dover ascoltare per il quinto anno di fila un brano simile a Fuego di Eleni Foureira, che ha portato l’isola di Cipro ad uno storico secondo posto, ma anche ad una serie di brutte copie ed emulazioni che in quanto brutte copie chiaramente non sono andate molto più in là.
Invece mi trovo finalmente un brano dal sapore etnico e greco, qualcosa che può concretamente funzionare bene in una radio locale senza essere stereotipata. La voce di lei è molto soave, ma servirà forse un miracolo perché possa passare in finale. 6.5/10