Eurovision Song Contest 2022: Le canzoni (parte 2)

UCRAINA - Kalush Orchestra - Stefania

Utilizzerò questo spazio per parlare solo ed esclusivamente della canzone, dal momento che non ho le competenze adatte per parlare di quello che sta succedendo e tutto quello che posso dire è che per quel che può valere do la mia piena solidarietà con il popolo ucraino.

Il brano Stefania è un ottimo brano, una produzione di rilievo per un gruppo che è uno dei più popolari al momento in Ucraina, un brano dedicato alla mamma (Stefania per l’appunto, attenzione all’accento sulla “I”!) che si intrica nei meandri di una tessitura musicale dal sapore etnico che ti porta in un mondo a parte. 

Ho sentito le stesse sensazioni quando due anni fa ascoltai il primo brano dei Go_A, Solovey, che tutt’ora preferisco rispetto a Shum, il brano che ha fruttato un quinto posto all’Ucraina all’Eurovision 2021 (ed un secondo posto al televoto appena dietro i Maneskin). 7.95/10

LITUANIA - Monika Liu - Sentimentai

Onore alla Lituania per avere selezionato un brano in lituano per la prima volta dopo 28 anni (l’ultima volta è stato con la prima partecipazione nel 1994, insieme ad un brano in dialetto samogitico nel 1999). Il brano necessita certamente di più ascolti, è molto elegante e lei è molto brava ad attirare l’attenzione su di lei. 

Il brano parla di sentimenti che sfioriscono come fossero un milione di rose, in un’atmosfera fumosa da locale notturno degli anni 20, contribuisce la voce modulata di Monika Liu che fa fare un salto indietro nel tempo.

Nella semifinale in cui si trova sembra parecchio spacciata, ma spero passi, anche perché se non passerà la Lituania non proverà neanche per sbaglio a riportare nuovamente un brano interamente in lingua all’Eurovision. 7.4/10

ESTONIA - Stefan - Hope

Sarò basic al massimo, e non mi interessa, ma a me questo brano fa letteralmente impazzire. Ce l’ho in testa da quando è stato pubblicato a novembre, inoltre ho seguito il percorso meraviglioso che ha fatto Stefan come artista e vederlo trionfare quest’anno non ha avuto prezzo per me.

Il brano ha una spiccata ispirazione alle atmosfere spaghetti-western, molto ben eseguito, ma il problema l’ho trovato un po’ nell’interpretazione, che trovo poco spontanea, ma è qualcosa dal quale si può solamente migliorare. 

In un anno normale si fermerebbe a metà classifica, ma in un anno che si sta profilando piatto e pieno di brani lenti, Stefan può mantenere il curioso pattern estone e finire in top 10. Per chi se lo chieda, il pattern estone si riscontra dalla prima storica qualificazione nel 2009, secondo cui un anno arrivano in top 10 e i due successivi ottengono pessimi risultati (al di sotto della top 15 o addirittura fuori dalla finale). 

Va da sé che l’Estonia è arrivata in top 10 nel 2009, nel 2012, nel 2015 e nel 2018. Considerando che l’Eurovision 2020 non si è mai svolto, che sia arrivata la top 10 anche per Stefan? 7.95/10

LETTONIA - Citi Zeni - Eat your salad

“Instead of meat, I eat veggies and pussy”, direi che si commenta da sola. Un modo a dir poco fantastico per prendere per il culo da una parte i vegani ossessionati e dall’altra parte coloro che vanno a priori contro un tipo di dieta più incentrato sul vegetale. 

Il risultato è un brano che nella sua assurdità lascia il segno, ed è anche diventata virale su TikTok, la Lettonia ha fatto una scelta molto rischiosa, ma se si presentano con uno staging d’impatto ritornano finalmente in finale dopo sei lunghissimi anni. 6.2/10

NORVEGIA - Subwoolfer - Give that wolf a banana

Un’altra canzone che potrebbe definirsi “joke entry”, ma che c’è un’intelligentissima costruzione dietro ciò. I Subwoolfer sono un misterioso duo di musica elettronica, nessuno ha mai visto loro in faccia, un po’ come i Daft Punk ma sfruttando a pieno un format coreano che sta spopolando alla grande in Italia ed in tutto il mondo, quello del Cantante Mascherato.

Il brano narra della storia di Cappuccetto Rosso che deve dar da mangiare una banana al lupo prima che questo mangi la nonna (una piccola concentrazione di potassio può essere letale per il lupo europeo). Il tutto è una grande metafora del Coronavirus che imperversa in tutto il mondo da tre anni, con il lupo che predilige la nonna ovvero gli anziani (coloro che più hanno rischiato), ma con una banana (il vaccino) il lupo può essere messo all’angolino.

Finalmente un brano che parli della situazione attuale senza scadere in cliché da “Ce la faremo” oppure “Andrà tutto bene”, che avrebbe dato un’accoppiata perfetta qualora l’Italia si fosse presentata con il brano di Dargen D’Amico o con quello di Peyote dell’anno scorso. Top 5, se ottengono un buon risultato con le giurie potrebbero essere loro i diretti avversari dell’Italia. 

Non so se sia voluto o meno, ma il lupo è anche l’animale ufficiale dell’Italia, a suo modo lo trovo un simpatico tributo. 7.6/10

SLOVENIA - LPS - Disko

Avete presente quelle cover band delle sagre di paese i cui componenti sembra provengano dalla corrida ma nonostante ciò si spacciano per musicisti di alto rango e criticano i Maneskin?

Prendete tutto questo (tranne le critiche ai Maneskin) ed avete il brano sloveno, il cantante ha zero carisma, i musicisti vanno per fatti loro, il tutto è amatoriale, troppo amatoriale. E lo so che i cantanti cantano su basi registrate, ma almeno che fingessero bene. 

Onore per l’utilizzo della lingua slovena (che viene usata per la quarta volta in cinque anni), ma tutto il resto per me è un secco NO. Sloveni, potevate ottenere la top 10 se solo aveste mandato i LUMA. 5/10

CROAZIA - Mia Dimsic - Guilty Pleasure

Non tifavo per lei durante la finale, è un brano carinissimo ma talmente innocuo che non andrebbe da nessuna parte e vedrebbe con il binocolo la qualificazione alla finale. In un palco maestoso come sarà quello di Torino sarà facilmente dimenticabile, a maggior ragione se non curano l’esibizione del Dora (la selezione nazionale croata). 

La cantante chiede “Would you run away?” ed io rispondo “Da questo brano sì, scappo via eccome”

Se avessero mandato l’altra Mia che è giunta terza con Oprosti (Perdonami) probabilmente non sarebbero comunque arrivati in finale, ma avrebbero avuto delle chances in più.  5.2/10

POLONIA - Ochman - River

Per la prima volta dal 2014 la Polonia propone qualcosa che mi piace per davvero. River è una ballata ben costruita, delle armonizzazioni fantastiche ed un cantante con una voce molto ben modulata, soprattutto per un brano non facile da cantare com’è questo.

L’unico problema l’ho trovato nell’esecuzione, un po’ troppo ingessata e bloccata, ma capisco che questo sia anche dovuto che Ochman sapeva benissimo di non avere rivali nella sua selezione (al di fuori di Daria con Paranoia, che però è crollata nel live e si è piazzata seconda) e quindi ha fatto il minimo indispensabile.

Gli basterebbe curare un po’ l’esibizione e non solo riporterebbe la Polonia in finale, ma le garantirebbe molto tranquillamente un posto nei primi dieci. E sarebbe ancora una volta la dimostrazione che se qualunque stato propone un brano ed un artista in cui si crede fortemente e che ha un consolidato successo in patria il buon risultato è quasi sempre assicurato (sentito Regno Unito?) 7.85/10