Eurovision 2024: le previsioni della prima semifinale
Stasera si alza il sipario sull'Eurovision 2024, il settimo che si svolgerà in Svezia ed il terzo che si svolgerà nella città di Malmö.
Un Eurovision funestato da tantissime problematiche e vicissitudini, molte delle quali sono state discusse su queste pagine. Ultima tra queste, una gestione quantomeno fallimentare del Turquoise Carpet, che per motivi di sicurezza si è svolto in una forma anomala (e terribile, a mio dire). Che strano, tutto questo solo perché non si è decisi definitivamente ad allontanare un determinato Stato... ma chissà, sarò io a fare questi brutti pensieri.
Ad ogni modo, per far valere il mio posto nella stampa online scriverò in questo articolo quelle che sono le mie previsioni per la prima semifinale, e domani scriverò anche in merito alla serata in generale.
Siccome io sono a casa mia senza soldi per andare in Svezia, ho scelto di fare affidamento anche al parere di qualcuno che l'Eurovision lo conosce come le sue tasche e che per la sesta volta è inviato speciale in terra eurovisiva: Davide Maistrello
CIPRO - Silia Kapsis - Liar
Antonio: Ammetto di non essermi mai strappato i capelli per questo brano, che oltre ad essere la copia di mille riassunti (che potrebbe anche starci) non desta alcun motivo di interesse per farmela votare, avessi la possibilità di farlo. L'atmosfera molto buia dell'Arena non aiuta un brano del genere, e lo scarso uso delle luci. Silia non canta neanche benissimo, e se ci fosse giustizia in questo mondo sarebbe eliminata, ma mi riservo di tenerla A RISCHIO
Davide: Silia Kapsis sale sul palco accompagnata da quattro ballerini, in una performance che si propone come la versione all’acqua di rose di altre di gran successo viste negli anni passati. Malgrado un forte apporto dei coristi (soprattutto sul ritornello) è una proposta valida e gradevole, certo pagherà il confronto con le esibizioni di Chanel ed Eleni Foureira viste nell’opening act.
SERBIA - Teya Dora - Ramonda
Antonio: Il brano mi è piaciuto tantissimo all'inizio, ma con il tempo l'ho davvero dimenticato, fortunatamente la prova è stata efficace e credo che in ogni caso possa riuscire ad entrare nei dieci qualificati anche grazie al supporto balcanico. Se non ce la fa è la volta buona che bisognerà riconsiderare la presenza delle giurie nelle semifinali. A RISCHIO
Davide: Ballata balcanica e atmosfera intima per la serba Teya Dora, che canta una canzone dedicata a un particolare fiore simbolo della resilienza del popolo serbo durante la Prima guerra mondiale. La performance non convince del tutto e potrebbe pagare in una semifinale giudicata al 100% del televoto, ma la presenza tra i votanti di paesi vicini come Croazia e Slovenia la tiene in corsa.
LITUANIA - Silvester Belt - Luktelk
Antonio: Trovo impressionante come Silvester non abbia sbagliato una prova ed una nota che fosse una in ogni esibizione che io abbia mai visto. Lui ripete lo staging della selezione nazionale ma con la poca luce presente sul palco questo lo amplifica x10. Sicuramente in finale, e spero magari anche in una bella e meritata top 10 finale. DENTRO
Davide: Silvester sale sul palco assieme a quattro ballerini incappucciati, in una performance simile a quella presentata nella finale nazionale lituana. Lo sfondo vira tra rosso e blu con immagini del volto dell’artista, è una performance visivamente “cupa” ma che viene elevata dall’interazione col pubblico in arena.
IRLANDA - Bambie Thug - Doomsday blue
Antonio: L'esibizione è molto ben studiata, e Bambie riesce a dare risalto a quella che di fatto è una non-canzone, un pastrocchio di cui francamente A) faccio a meno e B) risulta difficile trovare qualcosa di interessante, almeno per me. Gli scommettitori già stanno andando su di giri con lei e Baby Lasagna, ed io dico che se vanno entrambi in finale (come penso succederà) si dovranno scornare l'uno con l'altro (e ci saranno grasse risate per la Svizzera che non potrà usare la narrativa "non-binary"). DENTRO (ugh)
Davide: L’Irlanda mette in scena la performance destinata a fare maggiormente discutere in questa prima semifinale. Bambie Thug porta un’esibizione che mischia esoterismo e arti oscure, con un ballerino che prima la circuisce e poi viene “esorcizzato” da lei nel climax degli ultimi 30 secondi. Sicuramente lo shock value è altissimo e la messa in scena sarà uno dei punti più alti della semifinale, ma la canzone resta poco memorabile e la performance rischia di risultare altamente divisiva (e respingente) in parecchie nazioni.
REGNO UNITO - Olly Alexander - Dizzy
Antonio: Il primo dei Big ad esibirsi è Olly Alexander, con un'esibizione molto "da videoclip" ed un'intenzione eccessivamente spinta, unita ad una performance vocale sotto la media. Peccato, poteva essere l'anno buono in cui il Regno Unito poteva andare discretamente bene all'Eurovision, magari una top 20 riescono comunque a raggiungerla, vah.
Davide: Esibizione ad alto coefficiente hot con Olly Alexander circondato da ballerini seminudi in una “scatola” che si inclina e ruota grazie a un sapiente gioco di inquadrature. La performance è quasi da videoclip ed è visivamente convincente, anche se Olly non è al meglio dal punto di vista vocale e la dance routine è forse un po’ troppo “coraggiosa” per convincere il pubblico generalista di tutta Europa.
UCRAINA - Jerry Heil & alyona alyona - Teresa & Maria
Antonio: Credo che loro e la Slovenia siano senza dubbio le più grandi sconfitte di questa semifinale, per motivi diversi. L'esibizione non mi è dispiaciuta affatto, ma non ha nulla o poco dei toni "epici" con cui si presenta la canzone, e credo che la delegazione abbia fatto un errore presentando direttamente la clip più forte che avevano delle prove. Chissà se magari questo aiuterà a far tenere loro un tenore basso per quanto riguarda le giurie.
Davide: Due esibizioni in una: inizia Jerry Heil che sale una sorta di scalinata mentre alle sue spalle il fondale si illuminano con un effetto di luci a cascata che ricordano la caduta di missili, segue la rapper Alyona Alyona sola a centro palco con le sagome dei due cantanti che appaiono sui cubi LED in uno scenario urban/industrial, infine le due si incontrano sul climax per il ritornello finale. Insieme abbastanza convincente anche se l’interazione fra le artiste avrebbe necessitato di maggiore studio.
POLONIA - Luna - The Tower
Antonio: Ammetto di avere un bias verso questo brano, e che nel tempo mi è piaciuto sempre di più, ma vanno riconosciuti dei limiti alla performance di Luna, quali delle imprecisioni vocali e uno stage un po' pacchiano. Dovrebbe in ogni caso bastare il brano per vederla DENTRO
Davide: La coreografia della Polonia è a tema “scacchi technicolor”, con Luna che si contende le attenzioni di un re bianco e un re nero per poi fuggire assieme a un “re rosso” su due prop giganti a forma di torre. È una performance molto complessa e anche un po’ bambinesca nelle intenzioni, ma a questo punto dello show è una vera iniezione di gioia e positività a complemento di un brano forte e radiofonico.
CROAZIA - Baby Lasagna - Rim tim tagi dim
Antonio: Meow cat please meow back. Ma magari basta adesso a comprarsi le odds, eh? DENTRO
Davide: Favoritissimo alla vittoria finale, il croato Baby Lasagna mette in scena una performance rock che non può non richiamare alla mente (perlomeno nelle intenzioni) l’esibizione vittoriosa dei Måneskin in quel di Rotterdam. Il cantante è molto migliorato vocalmente dalle prime uscite e coinvolge l’arena in una performance potente e trascinante, trainata dalla band e dai due ballerini che lo accompagnano sul palco. Pienamente in corsa per la vittoria finale.
ISLANDA - Hera Bjork - Scared of heights
Antonio: Onore al merito per averci provato e per aver un minimo salvato l'edizione dalla narrativa più insidiosa e spinosa di tutte, ma ciò non basterà per passare il turno in finale. Spiace per Hera perché sembra una bellissima persona, ma sarà sicuramente FUORI
Davide: Hera Björk porta un pezzo pop in ritardo di un buon paio di decadi, ma compensa con una vocalità invidiabile (tra le migliori di questa semifinale) e una performance non troppo complessa ma ben pensata che coinvolge cinque coristi e un “ascensorino” che la innalza sul resto del palco per l’ultimo ritornello. Non andrà in finale, ma onorerà fino all’ultimo questa sua seconda partecipazione all’ESC.
GERMANIA - Isaak - Always on the run
Antonio: Che dire, lui canta molto bene un brano di fattura modestissima. Non è un brano che può interessare più di tanto il pubblico, ma magari in un anno in cui ci sono tante canzoni sopra le righe potrà dire la sua sul fronte delle giurie.
Davide: La proposta tedesca vede Isaak cantare all’interno di una struttura che dovrebbe rappresentare una casa in fiamme, molto forte e impattante a livello visivo anche se magari il brano non risulta così convincente e memorabile. Un buon riscontro da parte delle giurie potrebbe salvare i tedeschi dall’ennesimo ultimo posto.
SLOVENIA - Raiven - Veronika
Antonio: Il brano mi ha sempre fatto un po' storcere il naso, con il tempo ho iniziato ad apprezzarlo soprattutto grazie all'elegante performance di Raiven al Dora. Ma il live all'Eurovision per me l'ha incredibilmente appiattita e resa poco interessante, forse complice un budget della performance particolarmente risicato. Mi dispiace, ma credo che sarà FUORI
Davide: La slovena Raiven aveva in mano le carte per giocarsi un piazzamento in finale, ma la performance ha completamente disatteso le attese ed è ora difficile immaginarsi di rivederla sul palco sabato sera. La scenografia è davvero generica e non riprende in alcun modo il tema portante della canzone (la storia della prima donna slovena ad essere condannata al rogo come strega), con la cantante che negli ultimi 30 secondi esagera davvero con un dispiego di urla al limite del respingente.
FINLANDIA - Windows95man - No rules!
Antonio: Ecco, loro passano di sicuro ma sono il motivo numero due per riportare in auge le giurie. DENTRO
Davide: Performance ad alto tasso di trash per il finlandese Windows95man, che cerca di conquistare la fascia di pubblico “occasionale” con uno show tutto giocato a nascondere la sua finta nudità con vari espedienti di scena. Il climax finale, con un paio di pantaloncini di jeans che scendono dal soffitto e che il cantante infila per liberare una raffica di fuochi d’artificio, viene salutato dal tripudio del pubblico che senza dubbio aiuterà la Finlandia e le permetterà di passare il turno.
MOLDAVIA - Natalia Barbu - In the middle
Antonio: Mi fa morire come Natalia avesse detto che con il suo team aveva pianificato di essere completamente da sola sul palco con il suo violino e senza le ballerine per focalizzare l'attenzione su di lei, quando è abbastanza palese che la motivazione sia legata ad una chiara carenza di budget. Saranno FUORI ma spero di rivederli tornare in auge nel 2025 con più convinzione.
Davide: La moldava Natalia Barbu torna in gara dopo 17 anni e porta un pezzo pop con accenti etnici che non si fa notare troppo fra le canzoni in gara, tanto più considerato il misero investimento della televisione moldava nell’ideare la sua performance (in cui deve contare praticamente solo su sé stessa e il suo inseparabile violino). Sembra che la Moldavia abbia già la testa sul 2025, e a meno di sorprese non dovremmo rivederla venerdì sera.
SVEZIA - Marcus & Martinus - Unforgettable
Antonio: Pezzo che ha i suoi estimatori ed i suoi detrattori, io personalmente mi colloco nel mezzo non essendomi mai strappato i capelli per una proposta del genere, soprattutto perché la percepisco molto "datata", ma le giurie in finale dovrebbero ugualmente apprezzare, e probabilmente anche il televoto.
Davide: I gemelli Marcus e Martinus mettono in scena uno show ipertecnologico, che convince e coinvolge anche più rispetto alla finale nazionale. La performance è perfetta per l’arena, viene recepita ovviamente bene dal pubblico di casa e malgrado lo scetticismo sembra ancora pienamente in grado di ritagliarsi una posizione tra i primi dieci.
AZERBAIGIAN - Fahree & Ilkin Dovlatov - Ozunle apar
Antonio: Mi piace tantissimo questa scelta dell'Azerbaigian così identitaria e soprattutto molto ben eseguita da due professionisti. Non so se basterà per passare in finale, ma voglio credere che il Resto del Mondo (e quindi la Turchia soprattutto) possa percepire come vicina una canzone così etnicamente vera. IN BILICO
Davide: Per la prima volta in 17 anni di partecipazione l’Azerbaigian porta una canzone principalmente nella sua lingua nazionale, con il cantautore Fahree affiancato da un artista di mugham (stile di canto tipico della nazione caucasica). La scenografia è a tema “mani”: sul LED, sul pavimento, in un gigantesco prop che “accoglie” i due artisti a fine esibizione.
AUSTRALIA - Electric Fields - One milkali
Antonio: Anche loro portano un brano sincero ed ascoltabile, ma a mio parere molto meno d'impatto di quello dell'Azerbaigian, soprattutto perché sembra ancora più palese che siano stati una scelta di ripiego per non scontentare i fan australiani con un ritiro all'ultimo. Ritiro che, se il duo austro-aborigeno dovesse essere eliminato in semifinale, sarebbe un passo più vicino. IN BILICO
Davide: Gli Electric Fields portano le sonorità aborigene in un’esibizione non super convincente ma apprezzata dal pubblico in arena, che potrebbe dare loro il quid necessario a superare la tagliola di questa prima semifinale. Il momento più forte è sicuramente l’entrata in scena di un suonatore di didgeridoo che fa ballare tutta la Malmö Arena: le possibilità degli australiani si reggono su quanto gli elementi etnici colpiranno il pubblico europeo.
PORTOGALLO - Iolanda - Grito
Antonio: Come ho detto, vorrei che questo brano mi piacesse di più, ma riconosco l'enorme lavoro dietro e la passione con cui Iolanda canta. Il Portogallo si trova in una posizione perfetta e se non passa le semifinali è uno scandalo bello e buono. DENTRO
Davide: Il Portogallo ha portato all’ESC un brano elegante e raffinato che comunque non esula troppo dai canoni dal pop eurovisivo, e la performance che ci ha costruito attorno (con Iolanda circondata da cinque ballerini vestiti di bianco) ha convinto sempre di più ad ogni prova. Alcune scelte registiche sono sicuramente coraggiose – ad esempio l’inquadratura in 1:1 che apre e chiude il pezzo – ma dovrebbero bastare ad assicurare ai lusitani un posto tra i primi 26.
LUSSEMBURGO - Tali - Fighter
Antonio: Una chiusura dignitosa su di una seconda metà che è stata sofferta, per usare un eufemismo. Condivido quanto dice Davide su "Angelina beta", d'altronde uno degli autori è lo stesso. Sono curiosissimo di vedere la "forza" del Lussemburgo al televoto, per la prima volta dopo un'assenza di trent'anni. DENTRO
Davide: Il Lussemburgo torna in gara dopo 31 anni e lo fa con Tali, cantante di origini israeliane ma cresciuta negli Stati Uniti, e un pezzo scritto e prodotto dal nostro Dardust. Esibizione con tante idee forse un po’ confuse, diversi temi che un po’ si perdono sullo schermo e che si pongono un po’ come una versione “beta” della performance che Angelina presenterà da domani. La salverà il valore del pezzo.