Eurovision Song Contest: come questa passione è nata

Ciao lettore,

Sono Antonio Adessi, e come avrai potuto intendere l'Eurovision, l'organizzazione che c'è dietro e tutto il processo di composizione sono la mia passione più grande.

Questo interesse nasce nel lontano 2008, quando un ragazzino di 8 anni mentre faceva zapping alla televisione con la propria famiglia si ferma su Rai 1, durante una puntata di "Carramba! Che fortuna" condotta dalla compianta Raffaella Carrà. Non avevo mai visto altre puntate, ma in questa puntata rimasi sorpreso da un'esibizione quantomeno singolare, quella di Roberto Meloni con il brano "Wolves of the Sea". Quello fu il mio primissimo contatto con l'Eurovision.

Lì per lì fraintesi tutto, e pensai che questo Eurovision fosse fatto per mostrare la bravura degli italiani emigrati in vari Paesi d'Europa (Roberto Meloni è nativo sardo, ma ormai vive da vent'anni in Lettonia dove è una vera e propria celebrità). Soprattutto, ero convinto che questo Eurofestival (come ancora lo si chiamava, e come alcuni ancora oggi lo chiamano) fosse una trasmissione nata da poco e che non aveva grandi aspettative, ed era questo il motivo per cui, secondo la mia testa, l'Italia non vi partecipava.

Quello di Carramba fu l'unico contatto che ebbi con la rassegna per molto tempo, non avevo ancora Internet a casa e la televisione o i giornali che leggeva mio padre non aiutavano di certo a rinfrescare la memoria, dato che non se ne parlava letteralmente mai.

Quando però ebbi per la prima volta un ADSL (sicuramente vi ricorderete i vecchi modem Alice), un giorno mi venne in mente di cercare proprio l'Eurovision su una ancora sconosciuta (per me s'intende) Wikipedia. Rimasi stupefatto da cosa mi ero perso per oltre un anno, l'Italia che aveva già vinto due volte ma che non partecipava da più di 10 anni, le nazioni dell'Est che sgomitavano l'un l'altra per avere la meglio negli anni Duemila, la possibilità di conoscere attraverso le canzoni pezzi di cultura degli altri Paesi.

Mi informai dunque al meglio delle mie possibilità per capire come si sarebbe svolta l'edizione 2010 in Norvegia. Una volta scoperta, cercai di ascoltarmi tutte le canzoni su YouTube, recuperando anche qualche canzone degli anni passati. Assenza totale dell'Italia anche nel 2010 come ben sappiamo, ma la vittoria di Lena (che ricordo di non aver apprezzato subito, il mio tifo era tutto per Turchia e Albania) era destinata a cambiare gli assetti in Europa.

Quando l'Italia era ufficialmente ritornata in gara non lo sapevo ancora, lo scoprii durante la serata di Sanremo in cui fu annunciato Raphael Gualazzi come nostro primo rappresentante dopo 14 lunghissimi anni di assenza. Un ritorno che si rivelò infuocatissimo, con un secondo posto strappato all'ultimo alla Svezia grazie ai 12 punti di quella stessa Lettonia e la stessa Raffaella (al commento quell'anno) con le quali ero venuto per la prima volta a conoscenza dell'Eurovision. Una ringkomposition perfetta, non c'è che dire!

Negli anni l'interesse è aumentato, complice anche l'avere avuto i miei cantanti preferiti rappresentarci, e dopo vari anni di tentativi ho più volte sperato che l'Italia vincesse la manifestazione, per poter vivere questa esperienza mistica dal vivo. Ci siamo andati molto vicini nel 2015 e nel 2019, il 2017 non fa testo semplicemente perché era chiaro già dal voto delle giurie che Francesco Gabbani non avrebbe vinto.

Sono del parere che anche con Diodato ci saremmo andati vicinissimi, ma questo non potremo mai saperlo. Ciò che invece sappiamo benissimo è stata la vittoria trionfante dei Måneskin grazie ai quali la rassegna giungerà a Torino il prossimo Maggio. Non potrei spiegarvi come mi sentissi all'idea di aver visto la mia nazione vincere dopo anni ed anni di tentativi che culminavano con una pacca sulle spalle, ricordo solo di una grande euforia, una grande gioia e fiotti di lacrime che in qualche modo ripagavano quei 13 anni in cui dal non parlare mai della mia più grande passione si era arrivati a parlarne praticamente ogni giorno.

Ad oggi, 20 gennaio 2022, mancano esattamente 110 giorni affinché l'Eurovision Song Contest prenderà vita in quel di Torino, ed è attraverso questo piccolo blog che vi renderò partecipi di quello che sarà il viaggio verso Torino, raccontandovi un po' anche la storia dell'evento non sportivo più seguito al mondo. Se sei arrivato alla fine di questo poema complimenti, hai la mia stima! E spero di poterti intrattenere con i prossimi articoli che pubblicherò nei giorni e nelle settimane a venire.

Italy, are you ready?