Sanremo 2023, il plotone al completo

Ed eccoci qui, cari i miei 25 lettori, a svelare le carte del mercante Amadeus per una fiera che inizia ufficialmente oggi e terminerà solo l'11 febbraio.

A pranzo hanno annunciato i 22 Big di Sanremo, giusto per far andare di traverso il cibo a chi si armerà di dita e tastiera al suono di "Ma chi sono questiiiii? Ma sempre gli stessi nomiiiii che schifoooo!!!" senza essersi neanche lontanamente degnati di leggere la lista. 

E sapete che c'è di diverso dagli altri anni? Che c'è solo UNA persona che ritorna dopo un anno (Tananai), e che tutti gli altri che ritornano dopo meno di cinque anni sono tornati solo per la seconda volta nei Big (fatta eccezione per Elodie, al terzo festival in sette anni). Vediamo insieme tutti i nomi e le mie reazioni a caldo che non interessano a nessuno: (u.p. sta per "ultima partecipazione")

Giorgia (u.p. 2001): Era IL NOME che doveva essere presente d'obbligo nella lista di Amadeus. Sarà sicuramente la quota Elisa di questo Festival, un nome femminile che piace in maniera trasversale a tutti quanti e che proviene da un singolo che non è andato benissimo ma che l'ha messa in contatto con la contemporaneità ("Normale" è prodotta dallo stesso team dietro "Soldi" di Mahmood).

Sono molto felice di vederla al Festival, e sarei felicissimo di vederla a Liverpool all'Eurovision. Soprattutto perché, piaccia o meno al popolino di Twitter, Giorgia al momento è l'unica donna che può vincere Sanremo.

 Articolo 31 (esordienti): Mi fa molto ridere che J-Ax fino a neanche dieci anni fa aveva sostenuto che lui valesse molto più di tutti "quelli che vanno a Sanremo e compagnia cantante" salvo passare per The Voice, una collaborazione con Fedez ed ora Sanremo. Curiosissimo di vedere cosa avranno da offrire, voglio partire senza preconcetti perché do per scontato che si presentino con qualcosa di moderno e che non scimmiotti gli Articolo 31 di vent'anni fa, che musicalmente sono morti e sepolti. 

Elodie (u.p. 2020): Colei che per chiunque sia recente fan dell'Eurovision sarebbe perfetta per quel palco. Ammetto che lo penso anche io, ma ha bisogno di un brano veramente forte ed un'immagine convincente.

Ascoltavo ed ascolto tutt'ora Andromeda, lo trovo un pezzo fantastico ma che live non mi ha mai e dico mai convinto, e se fosse andata a Rotterdam al posto di Diodato sarebbe passata come copia sbiadita di Mahmood e altro che top 10, ci saremmo dovuti accontentare di una top 15. 

Colapesce Dimartino (u.p. 2021): Non avrei mai immaginato di vedere di nuovo loro e i Coma_Cose, soprattutto perché considero Sanremo 2021 di Amadeus una sorta di "universo cristallizzato" da cui tutti gli esordienti sarebbero rimasti sempre esordienti, infatti non mi aspettavo neanche La Rappresentante l'anno scorso.

Penso che il fuoco di paglia di Musica Leggerissima (che per me è ancora la vincitrice morale di quell'edizione) si sia abbondantemente spento e mi rammaricherà il vederli tra le ultime cinque posizioni dimenticati anche dai parenti. A meno che non abbiano un altro asso nella manica.

Ariete (esordiente): Tra gli scartati dello scorso anno, Ariete è un nome interessante del panorama indie pop italiano. Non credo avrà vita lunga, soprattutto a causa di una presentazione come "versione femminile e declassata di Calcutta" che è a malincuore il suo biglietto da visita da quando è nata artisticamente.

Troverà comunque modo di esprimersi su quel palco, e sono felicissimo per lei perché sarà da faro per le tante giovanissime cantanti che sognano in grande come lei, perché a prescindere dai gusti e dalle preferenze, lei ce l'ha fatta. 

Modà (u.p. 2013):  Dopo aver mascherato la loro palese morte artistica con la scusa del "volersi dedicare al cinema" (realizzando addirittura zero film e solo due comparse, che successo!), i Modà sono ritornati a Sanremo dopo dieci anni insieme a Mengoni, con la differenza che quest'anno al podio non si avvicineranno neanche per scherzo.

Un peccato in realtà, perché alcune uscite dal 2019 in poi erano carine anche. Pensare che sono proprio loro a detenere il record per il penultimo album nel panorama musicale italiano ad ottenere un disco di diamante (Viva i romantici certifica 450 mila copie, e sicuramente ne sono state vendute anche di più). L'ultimo per la cronaca è "Vivere o niente" di Vasco Rossi, pubblicato appena un mese dopo.

Mara Sattei (esordiente): SONO TROPPO FELICE PER LEI PERCHÈ SICURO IL PEZZO GLIELO SCRIVE IL FRATELLINO THASUP E LEI È PAZZESCHISSIMA. MARA SPOSAMI CIAO.

Leo Gassmann (u.p. 2020 NP): Apparentemente epurato dalla nomea del nome, Leo Gassmann è ritornato dopo la vittoria alle nuove proposte e nessun progetto interessante rilasciato in between. Lui è un bravo cantante, a prescindere dal nome, ed era già stato scartato due anni di fila quindi ci sta che ritenti. D'altronde solo i Jalisse hanno il pregio di essere stati scartati 26 anni di fila (a proposito rilasceranno una canzoncina natalizia, se non avete niente di meglio da fare ascoltateli).

Cugini di Campagna (esordienti): Sarò sincero, sto ridendo al solo pensiero che ci saranno. Soprattutto dopo che hanno fatto di tutto per rendersi ridicoli, dallo sporgere querela a Lady Gaga fino ad accusare i Maneskin di plagio. 

Ma tanto non sono un problema in ottica di Sanremo, un diciannovesimo posto e un calcio nel sedere e tutto torna come prima.

Mr. Rain (esordiente): Mr. Rain è uno di quei nomi che ero certo Amadeus avrebbe prima o poi tirato fuori dal cilindro. Super super felice di vederlo a Sanremo, e spero che tiri fuori qualcosa come "Fiori di Chernobyl" perché è quello che ci meritiamo tutti quanti.

Marco Mengoni (u.p. 2013): Era un nome che Amadeus bramava e bramava tanto, e che finalmente si è deciso a ritornare. Non nego che "Materia (Terra)" è un lavoro che non mi ha fatto impazzire, probabilmente perché reputo "Atlantico" uno spartiacque per il nuovo pop italiano, un album talmente identitario e unico che sarebbe stato impossibile da replicare. 

Spero che Marco non sprechi questa occasione da vincitore annunciato con una ballad che non sia al pieno delle sue potenzialità (esattamente il modo in cui Elisa si è bruciata la vittoria scritta e telefonata di Sanremo 2022). 

Anna Oxa (u.p. 2011): Avrete capito che il mood generale di questa serie di pensieri è dominata dallo stupore del sottoscritto. Avevo pensato ad Anna Oxa come "quota over" molto più di altri vociferati (Gino Paoli e Renato Zero tra tutti, che per me saranno ospiti d'obbligo), ma lei ha un carattere non propriamente facile, oltre ad avere sporto denunce e querele a destra e a manca, e soprattutto ha un lunghissimo contenzioso con la Rai.

Credo che se ci fosse bisogno di un'ennesima dimostrazione che Amadeus può tutto, eccola qui. È stato l'unico di fatto a riportare Anna Oxa sul primo canale. E questo significa che Anna Oxa avrà piena libertà artistica, e quando si dà carta bianca ad Anna Oxa io mi aspetto faville e scintille, per quello che è uno dei talenti più cristallini di tutta la musica italiana.

Lazza (esordiente): Non lo conosco molto bene, l'ho scoperto grazie ad un mio amico che è molto dentro all'hip hop italiano. Ho ascoltato qualcosa di lui e mi intriga, soprattutto perché voglio scoprire i toni dismessi con i quali si presenterà a Sanremo (come hanno fatto tutti ma proprio tutti i rapper/trapper all'esordio a Sanremo da Achille Lauro a Rkomi passando per Highsnob e Junior Cally).

Tananai (u.p. 2022): Unico superstite della gloriosa annata del 2022, nonché artista rivelazione di quest'anno a livello nazionale, il secondo video musicale più visto del 2022 è proprio "La dolce vita" insieme a Fedez e Mara Sattei. 

Lui era uno dei nomi che avevo immaginato nella mia lista di qualche mese fa, lo davo quasi per scontato nonostante le varie smentite. Curioso di vedere come si presenterà a Sanremo, e soprattutto se saprà mantenere alta l'attenzione e l'interesse o se il periodo di "Sesso occasionale" si è bello che esaurito, e considerando il flop abissale di "Abissale" (lo so, non faccio ridere) direi che il rischio c'è tutto.

Paola e Chiara (u.p. 2005): La reunion che il popolo di Twitter per intero stava aspettando, e che ora lo dico e ora lo ripeto andranno molto peggio di quanto tutti pensano. A meno che non abbiano la nuova "Vamos a bailar" tra le mani (e i tempi sarebbero maturi per non portare una ballad anonima), saranno completamente dimenticate (e certificano i magri 130 mila ascoltatori mensili su Spotify, persino Articolo 31 ed Anna Oxa ne hanno di più)

Io sono tra quelli che nel 2013 era triste per il loro scioglimento, ma a distanza di 9 anni non ne sento tanto la mancanza. Vedremo se la loro partecipazione a Sanremo 2023 riuscirà a convincermi.

LDA (esordiente): Il figlio di Gigi D'Alessio. Se è il pretesto per non avere il padre in gara sono pronto ad accettare tutto, d'altronde lui non è neanche malaccio come cantante, ma è molto molto acerbo e questa partecipazione rischia di annichilirlo.

Dalla sua parte c'è però che è l'unico superstite di un'annata tragica di Amici di Maria de Filippi, e avrei anche le mie ragioni sul perché questo sia avvenuto, ma mi tacerò.

Madame (u.p. 2021): La regina dell'urban moderno è tornata, e sono felicissimo che da "Voce" fino ad oggi non si sia persa per strada e abbia comunque sempre proposto progetti intelligenti e interessanti (L'eccezione hands down uno dei brani più belli di quest'anno). Non credo abbia i numeri per poter vincere Sanremo, o almeno non li ha ancora. Perché tornerà e vincerà entro il 2026, segnatevelo.

Gianluca Grignani (u.p. 2015): Lui non mi piace, e non faccio orecchie da mercante. Mi piacciono pochissime sue canzoni, e i suoi atteggiamenti da ribelle mi sono sempre dettati più dall'alcol in corpo piuttosto che da una sua indole "rivoluzionaria", senza dimenticare che nel 2015 fu immeritatamente spinto altissimo dai giurati a Sanremo a discapito di altri brani mille volte migliori. In ogni caso voglio vedere cosa porterà a Sanremo, e spero che nel frattempo ultimi o dia segni di riabilitazione e di ritrovata stabilità.

Rosa Chemical (esordiente): Unico nome insieme a Paola e Chiara di cui avrei fatto molto volentieri a meno. Lo trovo ridondante, noioso e volgare. E sticazzi se faccio la figura del boomer, ma non riesco proprio a sopportarlo, fortunatamente non sarà un rischio ai fini di Sanremo e dell'Eurovision.

Coma_Cose (u.p. 2021): Loro non mi aspettavo di vederli tornare, però sono davvero felice per California e Lama, dal momento che ho "Nostralgia" nel cuore come uno dei miei album preferiti del 2021. Spero in qualcosa alla "Fiamme negli occhi", che è stata brutalmente massacrata a Sanremo dalla demoscopica e dall'orchestra, rialzandosi grazie a stampa e televoto.

Levante (u.p. 2020): Dopo una gravidanza che l'ha resa mamma di una bellissima bambina, Levante torna a Sanremo tre anni dopo il suo esordio in una nuova veste, o meglio un nuovo taglio di capelli.

Spero in un brano ancora più devastante di Tikibombom, anche se temo che passerà ancora una volta ingiustamente inosservata. E pensare che solo fino a qualche anno fa lei sosteneva che non sarebbe mai andata a Sanremo per paura della gara, e per gli stessi motivi rinunciò di andare all'Eurovision qualora Tikibombom avesse vinto.

Ultimo (u.p. 2019): Il grandissimo ritorno che sinceramente MAI mi sarei aspettato. Ultimo è tornato veramente a Sanremo, dopo anni in cui ha cercato di epurarsi da quella famosa conferenza stampa in cui sbottava contro tutto e tutti perché era entrato Papa e uscito Cardinale (e menomale che è andata così altrimenti altro che secondo posto all'Eurovision). Spero che questi quattro anni l'abbiano fatto maturare abbastanza, e che non porti un'altra ballatona strappalacrime come "I tuoi particolari". 

Piuttosto vorrei qualcosa in stile "Vieni nel mio cuore", che credo sia stata la prima canzone di Ultimo che mi sia piaciuta tanto ma davvero tanto da "Il ballo delle incertezze".

Considerazioni finali su questo cast? Un bel cast, molto interessante l'assenza di carcasse da ospizio e l'interesse vivo di alcuni giovani a farsi avanti. Mi dispiace che manchi una quota fortemente cantautoriale come Giovanni Truppi l'anno scorso, e mi dispiace che manchi anche una componente folk come l'Orchestraccia o gli Extraliscio. 

Nel complesso l'età media dei partecipanti è di 36 anni, in linea con tutti gli altri Sanremo di Amadeus, un numero bassissimo se considerate tutti gli anni precedenti (inclusi i festival di Conti che comunque attiravano giovani).

E poi diciamocelo, un Festival di Sanremo senza Tommaso Paradiso, Baby K e Alessandra Amoroso è un Festival di Sanremo salvo, quindi per quanto mi riguarda Amadeus può continuare a non farli venire in gara e a rigettare i loro brani.