Eurovision 2024: la Finale (parte 2)
Inizio subito la seconda parte di questo articolo con una menzione speciale a qualcuno che pur avendo partecipato attivamente all’Eurovision 2024 e pur essendo passato in finale, è stato squalificato a pochissime ore dalla serata stessa per circostanze mai del tutto chiarite (e che a questo punto non saranno mai chiarite visto che lui stesso ora sembra voglia ignorare tutto quanto)
DQ – Paesi Bassi
L’esibizione in semifinale l’ho sempre trovata sinceramente ridicola, va bene che l’obiettivo era proprio di non prendersi sul serio, ed ha funzionato finché gli stessi fan di Joost hanno iniziato questa retorica del “Trust the process” ovvero facendoci immaginare che eravamo noi a non capire l’estro creativo dietro un tizio sottopagato vestito da uccello e che dovevamo fidarci del fatto che Joost avrebbe fatto qualcosa mai visto prima, unendo “la poeticità di Sobral” e l’ironia di Kaarija ma a me non è arrivato né l’uno né l’altro. Quanto a risultato finale credo che i 58 punti ricevuti alle giurie fossero già il sintomo che non sarebbe andato così bene neanche al televoto, soprattutto con i due elefanti (tra cui lui era schiacciato) e soprattutto partendo dalla posizione 5, azzardo (neanche troppo) un ottavo posto poco sotto l’Italia, con circa 150 punti al televoto. 5/10
10° posto – Portogallo – 152 punti (139+13)
Uno degli archi narrativi più belli di tutti oscurati da una narrativa disgustosa ed alienante come quella pro-contro Israele è quello del Portogallo che dopo tante eliminazioni in semifinale (giuste o ingiuste) ha fatto nel giro di pochissimi anni ben quattro finali consecutive e due top 10. Il brano non mi ha mai fatto gridare al capolavoro, ma è impossibile negare che fosse molto ben eseguito e che la coreografia abbia sopraelevato la voce graffiante di Iolanda. 8.25
9° posto – Svezia – 174 punti (125+49)
Ecco i padroni di casa che per un anno scelgono di starsene fuori dai riflettori e nonostante ciò riescono comunque a racimolare una top 10 ed un undicesimo posto al televoto, che ad oggi è il peggior risultato svedese degli ultimi anni escludendo il “21 points” di Benjamin Ingrosso qualche anno fa. Il brano anche qui mi ha sempre lasciato molto freddo, non ci ho mai trovato nulla di eclatante ma sappiamo benissimo che la Svezia almeno nelle giurie viene quasi votata per partito preso. E devono ringraziare loro stessi che hanno permesso di votare già da subito visto che altrimenti oggi probabilmente staremmo raccontando un’altra storia. 7.5/10
8° posto – Armenia – 183 punti (101+83)
Da essere verosimilmente un piano B attuato all’ultimissimo a donare la prima top 10 dell’Armenia dopo otto anni dal settimo posto di Iveta Mukuchyan, si potrebbe riassumere così questa pazzesca avventura dei Ladaniva. Hanno inoltre dimostrato come anche un brano etnico si può rendere “votabile dalle giurie” con un’ottima esecuzione e della VERA world music, non il finto etnico che ha caratterizzato l’Eurovision di tutti gli anni Duemila. E soprattutto, vederli sopra la Svezia è una goduria immensa. 7.5/10
7° posto – Italia – 268 punti (164+104)
Mi è stato difficile ammetterlo per un po', ma ci sono tante cose che ha sbagliato la delegazione italiana nella gestione della partecipazione di Angelina Mango. Prima tra tutte è stata la rivelazione di un leak delle stand in rehearsal per merito di qualche giornalista italiano che ora immagino sarà stato esiliato nella stanza delle flatulenze da Maria De Filippi, poi la terribile gestione della stampa nazionale ed estera, al punto da non voler rispondere per tre mesi e sorprendersi di avere millemila richieste di interviste a maggio. Parlando dell’esibizione, a me è sembrato tanto che Majnoon, con tutto il rispetto, abbia fatto passare in secondo piano Angelina per risaltare le ballerine che potevano anche avere un senso ma hanno finito per rendere la sua performance molto meno WOW di quello che sarebbe potuto essere, uniti a degli stacchi di telecamera davvero buttati a caso (criminale il perdersi per strada la parte a cappella finale) ed un ledwall che non ha reso abbastanza giustizia: mi piaceva l’idea dell’albero spoglio e delle spine ma l’avrei limitata ai blocchi superiori ed al pavimento da cui Angelina partiva, forse l’unica idea figa che ci sia stata.
Concordo con chi mi ha detto che l’Italia questa volta ha commesso, in maniera e porzioni diverse, gli stessi errori del 2017 solo che allora con Francesco Gabbani non fu fatto il minimo lavoro di staging e il risultato è che si perdeva sul palco di Kyiv, mentre qua hanno voluto agghindare eccessivamente una canzone ed una performance che non necessitava di tutto ciò e buttare inutilmente dei soldi sperando che a qualcuno piacesse almeno una delle dieci cose proposte (spoiler: non funziona così).
Guardando i lati positivi della vicenda, siamo riusciti a sdoganare la top 10 “quota rosa” per l’Italia, anche se con il “peggior” risultato di questi ultimi anni, che però non era necessariamente dovuto a tutto quello che ho elencato al di sopra (anche perché ci mancavano dieci punti per essere sesti), ma soprattutto per i due elefanti ai quali ci stiamo avvicinando sempre di più e dei quali avrò modo di discutere apertamente. Per quanto mi riguarda Angelina, Bambie Thug e Slimane sono arrivati rispettivamente quinta, quarta e terzo, ed è l'ennesima dimostrazione che l’Italia pur sbagliando quasi tutto quello che si poteva sbagliare al di sotto della top 10 non ci va neanche a calci, né con le giurie né con il televoto e non so quanti altri Paesi riescano a vantare lo stesso. 7.25/10
6° posto – Irlanda – 278 punti (142+136)
La canzone continua a non piacermi e continuo a trovare tutto l’ensemble estremamente confusionario a livello musicale, ma è anche vero che l’esibizione che ha fatto a Malmö è stata straordinaria, curata nel minimo dettaglio e molto ben eseguita. Trovo esagerato l’amore spropositato che ha avuto alle giurie soprattutto se penso a brani simili che sono stati sistematicamente ignorati dalla giuria (vedi Islanda 2019 sopra tutti), ma alla fine ci sta che abbiano in qualche modo voluto premiare l’impegno, anche se a questo punto potevano premiare in egual misura anche Lettonia e Georgia. 10/10
5° posto – Israele – 375 punti (52+323)
Un paese, la minuscola è volontaria, che ha fatto di tutto ma davvero di tutto per rendersi antipatico agli occhi del sottoscritto. Ho le mie opinioni ed i miei punti di vista sul conflitto israelo-palestinese, che non spiegherò qui ma si potranno facilmente dedurre da quello che scriverò, ma un’arroganza del genere ed un terrorismo psicologico nei confronti di persone che avevano come unico obiettivo il divertirsi e farsi conoscere al grande pubblico è qualcosa che non credo di aver mai visto in tutti questi anni in cui ho seguito con passione l’Eurovision.
Un brano che è nato, sviluppato e morto (perché al di fuori di Israele non se lo sta filando nessuno) con l’unico scopo di fare una becera e ridicola propaganda filo-israeliana, una strumentalizzazione di una tragedia umanitaria per farsi vedere e passare come le povere vittime indifese nonostante ciò che stanno commettendo sia sotto gli occhi di tutti. Sono pienamente consapevole che tutti quei punti al televoto non sono veri, o perlomeno non lo sono per la maggior parte. Non serve neanche parlare di teorie del complotto e cospirazioni varie perché è letteralmente il Ministro degli Esteri ad aver dichiarato senza problemi di aver coinvolto delle “comunità amichevoli” presumibilmente vicine alle ambasciate per aumentare i voti nei confronti di Israele.
Ma tutto fortunatamente ha avuto un epilogo straordinario, ed una vangata nei denti che i sionisti rifiutano di accettare e si nascondono dietro il dito della “voce del popolo”: Il televoto loro non l’hanno vinto, per poco certo, ma non l’hanno vinto, perché la Croazia si è dimostrata più forte e ha anche beneficiato di una buona parte di voti anti-Israele che hanno fatto il loro.
E sapete che cosa significa questa cosa? Che la non vittoria del televoto ha impedito e bloccato ogni possibilità di creare una narrativa da vincitori del popolo, della “musica del cuore” che vince e tantissime altre cazzate che abbiamo letto dai vari profili che scrivevano “love this song from spain” poi aprivi il profilo e vedevi scritte in ebraico.
Hanno rovinato completamente un’intera stagione di questo Eurovision, che poteva avere (come avrete sicuramente letto in queste righe) delle narrative di rivalsa meravigliose come quella irlandese, georgiana, lettone e così via, ma la loro presenza (ed il loro atteggiamento provocatorio nei confronti delle delegazioni perché tanto erano i proverbiali “figli del preside”) ha guastato un’esperienza unica ed irripetibile se non in rari casi a tutti gli artisti in gara.
Voglio pensare che l’errore involontario da parte della RAI di pubblicare i risultati parziali (che erano effettivamente parziali) abbia anche dato una sveglia a tutti i vari giurati che “avrebbero votato scevri da ogni politica” (salvo poi inondare di 12 l’Ucraina solo due anni fa), e sebbene trovi comunque che quei 52 punti siano 51 punti di troppo, sono felice che perlomeno le giurie abbiano davvero cercato di salvare l’Eurovision dal suo canto del cigno che avrebbe cantato in caso di vittoria di Israele.
E chissà se con tutte queste polemiche e tutte le varie delegazioni che hanno pubblicamente attaccato sia la delegazione israeliana che l’EBU non saranno davvero cacciati fuori. Io personalmente ne dubito, ma magari inizierà un’era molto divertente per Israele, ovvero che a prescindere non potranno mai vincere perché tanto non potranno mai avere più di quella soglia di punti alle giurie, ed in fondo io un po’ ci godo a vederli sprecare soldi e non riuscire neanche a vincere il televoto. Perché in fondo pagliacci sono e pagliacci restano. NC
4° posto – Francia – 445 punti (218+227)
Con il tempo ho imparato ad apprezzare di più questo brano, pur non essendo tra i miei preferiti, e non si può negare di come sia stata notevole la sua performance. Non riesco a giustificare tutti quei punti alle giurie nonostante una proposta a mio parere più debole di quella di Marco Mengoni lo scorso anno, che non solo chiuse terzo nelle giurie con 40 punti in meno, ma finì dietro una canzone sugli unicorni, parliamone (e parliamo anche di una prova delle giurie in cui Slimane cantò malissimo, a differenza di Mengoni).
In ogni caso, spero che questo ottimo risultato della Francia riporti in auge una bella selezione nazionale che possa abbracciare almeno una parte dei Big del grandissimo panorama francese, dal momento che lo stesso Slimane ha dimostrato che coinvolgere i big con grande esperienza sul palco e con un brano giusto si può raggiungere un ottimo risultato e chissà, magari in un futuro prossimo anche vincere. 8/10
3° posto – Ucraina – 453 punti (146+307)
Inutile prenderci in giro, se l’Ucraina riesce a fare più di 300 punti anche dalla posizione numero 2 (storicamente sfortunata) c’è qualcosa che non va, una scelta di introdurre prepotentemente la politica e le narrative chiagne e fotti che l’Ucraina ci sta propinando da davvero tanto tempo. Uno dice “ma allora che dovrebbero fare? Ritirarsi?” e la mia risposta a questo punto è “Sì”. Senza nessuna ombra di dubbio. Perché se davvero hai tanto a cuore la difesa del tuo Paese impieghi tempo e risorse per quello che è il tuo obiettivo principale, che non è certo vincere l’Eurovision. Se i francesi si sono incazzati per aver mancato il terzo posto per così pochi punti, direi che hanno assolutamente ragione.
Riconosco la brutalità del conflitto, ed è proprio per questo che trovo assurdo che l’Ucraina continui ugualmente ad avere tutto questo plebiscito dalle giurie, che c’è pensano di fare tenerezza? Perché non la stanno facendo affatto, anzi stanno anche loro in maniera diversa contribuendo a distruggere l’Eurovision a una gara di pietà. 6.5/10
2° posto – Croazia – 547 punti (210+337)
Medaglia d’argento per la Croazia rappresentata da Baby Lasagna, al secolo Marko Purisic, che ha una storia quantomeno assurda dall’essere tra i potenziali ripescabili fino a stravincere la selezione al televoto e alle giurie e iniziando a creare la propria strada verso la prima storica vittoria della Croazia da nazione indipendente.
Il team ha realizzato un’ottima esibizione, che ha saputo unire saggiamente sia la parte giocosa che la parte seria rendendolo appetibile anche per le giurie. Trovo un po’ assurdo che sia stato premiato in misura ancor maggiore dei Maneskin due anni fa (che fecero 4 punti in meno con due Paesi in più a votare), ma alla fine dei conti va ricordato sia che ogni edizione è a sé e soprattutto che il mio pensiero è che abbiano cercato di spingere in alto sia la Croazia che la Svizzera onde arginare una possibile vittoria di Israele.
Spero che ai croati sia piaciuto poter godere di un supporto praticamente unilaterale tra tutti gli eurofan che l’hanno spinto e promosso fino a vincere il televoto, meritatamente. Mi dispiace tuttavia vedere che anche quest’anno una vittoria al televoto non è stata sinonimo di vittoria totale dell’Eurovision, un vero peccato perché sarebbe stata la ciliegina sulla torta che avrebbe definitivamente scoperchiato il vaso di Pandora di EBU che cerca location cool e occidentali per promuovere l’Eurovision. Sarebbe stato quantomeno ilare vederli costretti a sperare nella vittoria della Croazia per salvare il contest da morte certa. 9/10
1° posto – Svizzera – 591 punti (365+226)
Premettendo che buona parte delle cose le ho già dette discutendo la posizione della Croazia, non posso dire altrimenti che la Svizzera non meritasse un netto supporto dalle giurie, molto più di quanto l’avrebbe meritato Loreen l’anno scorso. Le modalità in cui queste sono arrivate, con oltre metà giurie che hanno premiato Nemo e la sua performance straordinaria con un twelve points, mi danno un po’ fastidio, e mi dà ancora più fastidio che per la vittoria sia bastato arrivare quinto al televoto per vincere. Mi auguro in ogni caso che EBU faccia tesoro delle splendide parole di Nemo in conferenza stampa, in cui parlava di un Eurovision che ha bisogno di essere aggiustato, e chissà che magari ritornando nella Confederazione in cui tutto quanto è iniziato ormai quasi 70 anni fa non possa essere sinonimo di ripartenza. 9.5/10
A tutti voi che avete letto questi deliri, grazie dal profondo del mio cuore. Mi dispiace e mi rincresce che quest’anno sia stato molto meno presente dell’anno scorso, ma come ho scritto la partecipazione e contestazione di Israele mi ha rovinato quasi tutta la stagione, che se non fosse stato per Angelina e per la grinta con cui ha affrontato questa edizione dell’Eurovision avrei scientemente deciso di non seguire affatto.
Ora come ora questo è solo l’inizio di quello che spero sarà il rinnovo di una competizione che ho amato seguire per tanti anni, e che spero che l’anno prossimo ritorni più forte di prima, con qualche “aggiustatura” vera e non di facciata.
P.S. Avevo pensato di scrivere un altro articolo intitolato “Quale sarà il destino dell’Eurovision Song Contest?” ma dopo aver lasciato scrivere ogni mio pensiero come un vero e proprio flusso di coscienza penso che non sarà necessario, anche perché ora mi sono reso conto di essere praticamente arrivato a 2500 parole, che non pensavo avrei mai potuto scrivere in un unico articolo.
Long live Eurovision e ci vediamo tutti a Zurigo l’anno prossimo!