Eurovision 2023, Antonio's statement
Nonostante questo blog si sia occupato principalmente di recensire musica, trovo quantomeno vitale parlare di un argomento che, seppur molto più di nicchia di quanto si pensi nel grande cerchio che è l'Eurovision, è salito parecchio alla ribalta nelle ultime ore.
Nel periodo tra marzo e aprile di ogni anno eurovisivo che si rispetti ci sono le tappe di avvicinamento alla kermesse, meglio noti come pre-parties. Tanti sono nati e conclusi il tempo di un'edizione, alcuni invece restano e resistono col passare del tempo e mi riferisco in particolar modo ai pre-parties olandesi ad Amsterdam e spagnoli di Madrid e Barcellona.
Nonostante questi non siano obbligatori, è usanza per tantissimi partecipanti all'Eurovision (in gran parte dei casi esordienti o debuttanti allo sbaraglio) prendervi parte per fini promozionali e perché no, anche per conoscere sia i propri colleghi a maggio che la cerchia degli eurofan, e magari ingraziarsi quest'ultima nonostante abbia rilevanza dell'1% ai fini del contest. Ed è sui secondi che mi voglio in particolar modo soffermare, essendo io per primo un eurofan dal remoto 2008.
Premetto dicendo che mi fa davvero tanto ridere di come gli stessi eurofan critichino chi non partecipa ai preparty perché non ne ha bisogno (Mengoni e Blanco e i rispettivi soldout ne sono la prova schiacciante) e con la stessa veemenza sparino sentenze su ogni rappresentante che per un motivo o per un altro sia stato un po' calante nel preparty stesso (da qui la conclusione che partecipare ai preparty paradossalmente presenta più contro che pro).
Ma la scorsa settimana si è verificato un avvenimento increscioso a mio parere, qualcosa che in tutta onestà non ricordo di aver mai visto in quasi dieci anni che mi interesso ai preparty (e se mi sto sbagliando, vi prego di segnalarmelo tramite inbox, così da poter correggermi).
Tra i partecipanti al preparty di Barcellona figuravano Gustaph, il rappresentante del Belgio, e i Piqued Jacks, rappresentanti di San Marino. Entrambi, durante le rispettive performance, sono stati sovrastati da cori che inneggiavano ad altri partecipanti nelle rispettive finali nazionali (Cherine in Belgio, Ronela Hajati a San Marino) e non paghi di ciò, alcuni di loro hanno anche lanciato dei "Fate schifo", potete tranquillamente indovinare a chi fossero rivolti.
Questo non lo accetto, e lo dice uno stronzo a cui non piace né la canzone del Belgio, né quella di San Marino ma che ha una minima infarinatura sul concetto di civiltà e rispetto. Perché il lavoro di tanta gente non ha motivo di essere infangato in questo modo, dietro artisti e gruppi che spesso non hanno il becco di un quattrino ma ci mettono la faccia e il coraggio.
Questo appello è direttamente rivolto ai fan, o meglio ai sedicenti tali, che pur seguendo ogni minima scoreggia di ogni artista partecipante a livelli che rasentano lo stalking trovano l'occasione di criticare ogni inezia e qualunque cosa non gli stia a genio. E questo è un bene, è un bene ed un diritto avere la possibilità di esprimersi e di criticare con giudizio, non è un bene nel momento in cui la critica diventa aggressiva, volgare ed immotivata.
E forse cari eurofan infoiati non ve ne siete ancora resi conto, ma tutte le restrizioni che l'EBU sta applicando ai fan media, alla sala stampa, alla fruibilità delle prove ed ultimvo ma non d'importanza anche all'accesso a pagamento all'Eurovillage il giorno della finale sono state applicate per colpa vostra, per colpa di chi ha monetizzato sui fan creando hype immotivato e basato sul niente se non sull'apprezzamento dell'eurofan medio che ama qualunque cosa sia una svedesata uptempo medicore cantata da una donna con la bella voce e l'abito glitterato, per colpa di chi alla vista di UNA foto rimossa a causa di Instagram e non di altri ha fatto un putiferio ed accusato le emittenti di fascismo, per colpa di chi è salito sul carro del vincitore un secondo dopo una vittoria che loro stessi non volevano.
Negli anni siete stati voi, i grandi sostenitori dell'Eurovision, a ledere maggiormente all'evento stesso, criticando ferocemente ogni singola prova del candidato che vi faceva schifo ed esaltando a prescindere il vostro preferito, non vi rendete conto che i risultati di una SELEZIONE NAZIONALE sono stati compromessi per colpa della vostra faziosità, e che se qualcuno vi ha anche querelato non ha avuto tutti i torti.
Voi che avete criticato ogni e ripeto OGNI cosa accaduta in Italia lo scorso anno, inclusi eventuali "ritardi" e decisioni che erano da attribuire all'EBU, adesso non state trattando in maniera eguale la BBC che sta seguendo grosso modo la stessa linea della RAI. E tutto questo è culminato addirittura in uno statement dell'EBU, che ha invitato voi eurofan a darvi una calmata perché vi siete spinti ad un punto tale da ledere il brand dell'Eurovision, quello stesso brand per cui voi non avete una vita.
E siccome ho letto tra le righe dello statement di San Marino RTV le stesse intenzioni dell'anno scorso, ora presento il mio di statements con questo articolo, rimandando al titolo che ho deciso di inserire.
Per quello che può valere, porgo le mie scuse ai Piqued Jacks, a Gustaph e tutti color che sono entrati in questa spirale, augurando loro di godersi questa esperienza che in buona parte dei casi è verosimilmente irripetibile e di divertirsi il più possibile perché come disse anche Bar Refaeli "It's the journey, not the destination that matters".
In ultima istanza, quasi come venenum in cauda, invito i cari eurofan che da me son stati più volte richiamati in questo articolo a calmare i toni e soprattutto a calmarsi. Non stiamo assistendo ad uno show che promette di lanciare 37 Beyoncé, 37 Harry Styles e 37 BTS, che non è mai stato l'intento dell'Eurovision, ma stiamo assistendo a quello che sarà un grande show televisivo nonché l'unico che guadagna in share mentre tutti gli altri show internazionali perdono quota.
Ricordate che nell'occasione neanche tanto remota in cui l'EBU dovesse svegliarsi di buon mattino e decidere che i preparty nella loro forma attuale ledono il brand dell'Eurovision e dunque che sia meglio per loro cancellarli non dite che non eravate stati avvisati.