Sanremo, verso l'infinito e oltre

Con le ultime certificazioni rese note lunedì scorso Amadeus si conferma il Re Mida del Festival di Sanremo. Dei 25 brani in gara infatti, ben 19 sono stati certificati per un totale di 3,2Ed  milioni di copie digitali e fisiche vendute, un record che perché sia superato bisogna tornare indietro come minimo ai primi anni '90, anni in cui la fruibilità musicale era radicalmente diversa da oggi (tante copie fisiche effettivamente vendute, la nascita del CD, l'inesistenza dello streaming e delle sue piattaforme). Rivediamo insieme tutti i certificati:

  • Brividi - Mahmood e Blanco (600.000)
  • Dove si balla - Dargen D'Amico (400.000)
  • Farfalle - Sangiovanni (400.000)
  • Ciao Ciao - La Rappresentante di Lista (300.000)
  • Ovunque sarai - Irama (300.000)
  • Insuperabile - Rkomi (200.000)
  • O forse sei tu - Elisa (100.000)
  • Sesso occasionale - Tananai (100.000)
  • Apri tutte le porte - Gianni Morandi (100.000)
  • Virale - Matteo Romano (100.000)
  • Chimica - Ditonellapiaga e Rettore (100.000)
  • Domenica - Achille Lauro (100.000)
  • Ogni volta è così - Emma (100.000)
  • Ti amo non lo so dire - Noemi (50.000)
  • Inverno dei fiori - Michele Bravi (50.000)
  • Perfetta così - Aka7even (50.000)
  • Duecentomila ore - Ana Mena (50.000)
  • Sei tu - Fabrizio Moro (50.000)
  • Abbi cura di te - Highsnob e Hu (50.000)

Ripetiamo tutti insieme: diciannove brani certificati su 25, un record che trovo sarà davvero difficile da ripetere. Onore va dato ai vertici Rai che hanno permesso ad Amadeus di lavorare subito a Sanremo 2023 appena finito Sanremo 2022, sganciando già diverse bombette come Chiara Ferragni e Gianni Morandi co-conduttori (che poi io davvero alcuni non li capisco, la gente si lamenta di Gianni Morandi perché "Spazio ai giovani" e poi criticano la Ferragni o si pongono domande esistenziali sul perché non conoscano determinati giovani).

Ed è per questo che noto già da agosto una certa tensione nell'aria, tra un Signorini che lancia indiscrezioni su determinati cantanti in gara perché deve far parlare di lui anche senza il GFVIP e chi si lancia in voli pindarici annunciando ospiti e cantanti che mai e poi mai andranno.

Il rischio di "afflosciamento" è concreto (soprattutto dopo un 58% andato oltre ogni più rosea aspettativa, cui si aggiunge anche il 42% della finale dell'Eurovision 2022), e vedo già pronti i lobotomizzati di Mediaset pronti con le manine sulla tastiera sui tasti che compongono la parola "flop" quando ci sarà un calo che sarà fisiologico e magari non così disastroso, ma non diteglielo che sennò escono dal loro mondo di frutta candita. Ma non c'è da temere, ed ora vi spiego perché.

Sanremo 2022 ha avuto alcuni tagli di budget rispetto all'edizione 2021 e soprattutto all'edizione 2020, l'ultima prima della pandemia di Covid-19, ma Amadeus ha saputo fare le nozze con i fichi secchi, realizzando uno show dalle tessiture quasi perfette, memore anche dell'esperienza biennale di Baglioni (i cui festival a livello musicale sono stati una mezza tragedia, ma televisivamente i migliori per distacco). 

Durate giustissime, ancora ricordo lo stupore nello scoprire che Giusy Ferreri si è esibita per ultima poco prima di mezzanotte e che solo dopo sono intervenuti vari ospiti prima di rivelare la classifica temporanea, stacchetti preparati e non improvvisati, estetica dal sapore meno stantio, che sia stata complice la presenza di Martin Osterdahl in qualità di osservato speciale dell'EBU?

Probabilmente sì, e ciò ha contribuito probabilmente anche ad una maggiore internazionalizzazione (Meduza e Maneskin durante la prima serata, poche interviste inutili di cui nessuno aveva bisogno, farfalle azzurre e stacchetto di Raffaella Carrà) ed una maggiore linearità della presentazione di Amadeus, e questo devo dirlo a malincuore anche grazie all'assenza (e al contenimento nella prima serata) di Fiorello, che ho sempre stimato per la comicità, ma che ho trovato sempre e dico SEMPRE come se fosse un pesce fuor d'acqua a Sanremo.

Dunque, cosa si può migliorare in vista del 2023? Sono consapevole di essere un signor nessuno, ma ho guardato abbastanza Festival di Sanremo e competizioni europee di altri Paesi per fare delle proposte (che nessuno leggerà e ascolterà tranne i miei fidati 25 lettori manzoniani:

  1. Il regolamento e il sistema di voto.

Lo so, è prassi di ogni anno che il regolamento venga visionato almeno 75 volte prima che diventi ufficiale, e che di mezzo ci passano potenziali squalifiche di personaggi che in un modo o nell'altro fanno parlare. Quindi non chiedo di rispettarlo sempre, ma a questo punto tanto vale renderlo un po' più elastico, non credete?

Discorso a parte per il sistema di voto, che a mio parere andrebbe completamente rivisto, visto che per come sono state le ultime due edizioni se avessero tenuto il televoto al 100% sarebbe stato quasi più emozionante. Per avere una sala stampa ed una giuria demoscopica è necessario che queste abbiano un potere decisionale, in maniera analoga al televoto. Dunque via quel sistema di voto da 1 a 10 per le giurie (che schiaccia le percentuali rendendole di fatto irrilevanti) e reintroduciamo, magari in forma più calmierata, i gettoni per artista.

2. La regia

La regia va assolutamente migliorata, se non rasa al suolo e ricreata. Stefano Vicario realizza dei buoni lavori di regia con show registrati (vedasi il buon lavoro che fa ad Avanti un altro!) ma non è proprio  cosa quando si tratta di show come Sanremo o anche Che tempo che fa, basta vedere le inquadrature che di fatto hanno distrutto le possibilità de La Rappresentante di Lista di arrivare anche solo per scherzo a sfiorare il podio.

Data l'esperienza eurovisiva acquisita, si potrebbe chiamare Cristian Biondani, e magari cancellare definitivamente la scusa ridicola del nepotismo e mandare Margherita Vicario a Sanremo, visto che ce la meritiamo tutti quanti.

3. Le serate e la gara delle cover

Ho sempre trovato ridicolo che la serata delle cover contribuisse al computo finale, perché giudicare il percorso di una canzone inedita presentata ad un concorso attraverso la cover ruffiana di "Almeno tu nell'universo" o ancora peggio da un brano in lingua inglese come è concesso da quest'anno? Per non parlare del fatto che certi artisti si sono giocati piazze d'onore a causa di scelte rivelatesi non molto lungimiranti (Irama che decide di cantare con un Gianluca Grignani in EVIDENTE alterazione di stato e si gioca il podio in favore di Elisa).

4. Il cast

Questo non è un problema, piuttosto un suggerimento non richiesto. Sono e resto convinto dell'idea che i super-nomi che sono stati anticipati siano frutto di una necessità da parte di Amadeus di riconfermare gli standard altissimi raggiunti in questi anni, e che dunque molti di questi non saranno presenti, o almeno non tutti.

Trovo assurda ad esempio la presenza di Tiziano Ferro e di Marco Mengoni, almeno non credo di trovarli in gara, e non tanto per il detto famoso secondo cui "non ne hanno bisogno" (se ne ha avuto bisogno Elisa, così come gli stessi Mahmood e Blanco, tutti ne hanno bisogno), ma per il semplice motivo per cui più volte hanno rifiutato di tornare in un contesto di gara a Sanremo. 

Per di più Tiziano Ferro per quanto mi riguarda è da "Il Conforto" con Carmen Consoli che non rilascia un brano che non sia incredibilmente mediocre o anonimo (l'ultimo lavoro che ho apprezzato molto è stato "Alla mia età" pensate un po'...) quindi di vederlo minimo minimo in top 3 con un altro brano anonimo e solo perché si chiama Tiziano Ferro è una cosa che non potrei accettare.

Tutto questo pippone per dire che Amadeus ha ampiamente dimostrato che non servono nomoni per realizzare un ottimo carnet musicale (la scelta rischiosissima di Sanremo 2021 è stata la prova del nove), ma servono ottimi autori, ottimi interpreti e ottimi brani, e sono fiducioso in Amadeus circa le sue scelte accurate. E do per scontato che anche per quest'anno ci saranno solo tre giovani, visto e considerato il successo enorme di due giovani su tre (Matteo Romano e Tananai insieme in un anno hanno più copie certificate di Noemi, Annalisa e altri che il pubblico generalista considera Big quindi poche chiacchiere).

Concludo dunque con quella che vorrei fosse la lista dei Big, un misto tra voci di corridoio e desideri personali:

1) Elodie
2) Alfa
3) Giorgia
4) Mara Sattei (con brano scritto dal fratellino Thasup)
5) Pinguini Tattici Nucleari
6) Emanuele Aloia
7) Mobrici
8) Myss Keta
9) Marcella Bella
10) Albano
11) Annalisa
12) Rocco Hunt
13) Orchestraccia
14) Luigi Strangis
15) Sissi
16) Tananai
17) Amii Stewart in feat con un esordiente
18) Dolcenera
19) Carmen Consoli
20) Eugenio in via di gioia
21) Carl Brave
22) Liberato

Pronto a essere eventualmente deluso da questa lista, visto e considerato che mancano i tanti duetti che ho la sensazione ci saranno al prossimo Sanremo. Alla prossima!