Approfondimenti: Perché la musica e il canto fanno bene

Le neuroscienze da tempo si occupano degli effetti del canto sull'individuo. Gli studi e l'uso della musica nel contesto medicale ed educativo risale ad epoche remote. A partire dagli anni novanta, con l' avvento della tecnologia si è stati in grado di monitorare cosa avviene nel nostro cervello con la stimolazione della musica, gli effetti più sorprendenti si hanno in caso di deficit, ad esempio su persone che avevano subito danni vascolari. È efficace da un punto di vista riabilitativo, anche in patologie derivanti da traumi neurologici. Il sistema motorio si attiva spontaneamente quando si ascolta musica, ad esempio un bimbo che spontaneamente balla. Durante le competizioni atletiche in cui si fanno tanti km come la maratona, non si può assolutamente ascoltare musica, perché ha un effetto dopante. Si accusa meno la fatica. Tra gli altri effetti sul nostro corpo produce la dopamina. La dopamina è un ormone che favorisce benessere. Ad esempio il fisioterapista la usa per il paziente. Ascoltare musica infonde piacere, come farla. I primi strumenti risalgono all' homo sapiens, possiamo stabilire che il canto fosse precedente. Il neonato si relaziona con il mondo attraverso la voce, la madre che lo culla gli canta la ninnananna, ecco perché il canto risulta così importante e fa parte di noi. Il percorso di crescita di un bambino, che da quando è neonato viene coinvolto nel canto ha dei risultati straordinari. Il canto corale, tipo il Gospel è emozionante e rivitalizzante. Il canto è un facilitatore che scatena emozioni e ricordi, è un elemento aggregante. Cantare è liberatorio e terapeutico, favorisce il mantenersi giovani. Si entra in una dimensione istintiva/primitiva. Il sistema limbico è quello delle emozioni e relazionale e condivisione.
Il livello corticale è l'associazione del testo alla melodia. Cantare è espressione d' amore, in quanto richiama il rapporto tra madre e bambino. Canto corale vuol dire essere insieme da un punto di vista ritmico e di intonazione. Il blocco per timidezza causa una sensazione di paura, davanti alla quale o si scappa o ci si irrigidisce. Il movimento accompagnato dalla musica è un toccasana, basta lasciarsi andare, pensare di nuovo ai bambini piccoli. Fare musica è anche una forma di meditazione, per conosce meglio noi stessi. Ogni volta che facciamo una nuova esperienza si creano nuove sinapsi nel cervello, ossia connessioni, esperienze di innesco.
Disturbi evolutivi dell' autocontrollo, iperattività, sindrome da deficit di attenzione, si possono curare con la musica ed il canto.
Gli effetti terapeutici della musica
Il canto non è riservato solo a pochi eletti, ma anche a chi non l'ha mai preso in considerazione. Può essere utile a chi soffre di depressione, attacchi di panico stati d'ansia. Noi nasciamo con l'elemento sonoro, che è fondamentale, il battito cardiaco della madre, quando è regolare è rilassamento, quando è accelerato provoca ansia. Noi conosciamo il mondo ancora prima di nascere, ascoltiamo la voce della mamma ancora prima di vederla, quando veniamo al mondo ci permette di ricondurla alle emozioni, il canto veicola le emozioni. Prima della parola c'è la lallazione. Attraverso il canto esprimiamo quello che siamo. Cantare in un coro si sperimenta l'appartenenza ad un gruppo, si condivide un'esperienza emotiva forte, si narra un contenuto, il testo trasmette delle immagini. Ciò ci permette di alleviare gli stati d'ansia e lo stress, il canto corale è un collante collettivo, si pensi al canto religioso. Dal punto di vista fisiologico ci sono dei miglioramenti, la respirazione ad esempio la postura.
Accompagnare la fisioterapia con la musica, fa scattare nel paziente una maggiore volontà e motivazione. Le tomografie computerizzate hanno accertato che l'utilizzo della musica e del canto, durante le più svariate attività, accendono il cervello, determinando un rallentamento dell'invecchiamento cellulare. Studi specifici hanno scoperto che i risultati sono veramente importanti. Adatti a bambini, anziani disabili. Nessuno escluso, neanche chi è stonato, chiunque può beneficiare del canto. Ci si mette in gioco, esprimendosi, senza inibizioni. Superare l'idea che chi è stonato non deve cantare, perché con l'esercizio si impara.
Cos'è la vibro-acustica e come si differenzia dalla musicoterapia ? La Vibro-acustica è la riproduzione di ciò che avviene nel grembo materno, attraverso le frequenze, soprattutto quelle basse, bass shaker (trasduttori tattili), se riprodotte su un tavolo di legno, diventano un massaggio fisioterapico, ad esempio nella parte lombare, arti inferiori, collo, attenuando la tensione muscolare, il suono si propaga attraverso il corpo, che fa da cassa di risonanza. In questo modo si ascolta la musica non con le orecchie ma con il corpo. Questo trattamento si usa anche con persone disabili, autistici ecc, la pulsazione della cassa della batteria e si passa da un tempo di 60 a 55 bpm, il battito cardiaco si allinea, indicato quindi per gli stati d' ansia, in caso di un soggetto ipotonico si agisce all' inverso. La coccola sonora si effettua con la voce che attraversando il corpo a coinvolgere la sfera emotiva, affettiva. Si sente la voce dentro di se, è una sensazione che va in profondità, la sensazione che attraversa la colonna vertebrale. Si possono usare anche i materassi ad acqua. Queste pulsioni ritmiche aiutano la postura. Il canto fa bene ai bambini con difficoltà, cantare è un momento di piacere, l'educatore verifica che a distanza di settimane, si hanno benefici in termini di respiro, di coinvolgimento, di attenzione, di linguaggio, di seguire il testo. La musica è una disciplina formativa. Eseguire dei suoni lunghi (melodie semplici e ripetitive) accompagnati da una musica lenta, dondolando ci calma. Utilizzare i suoni in maniera sensata, secondo i principi della musicoterapia aiuta a stabilire una relazione con un soggetto autistico, in questo modo viene portato fuori cioè a contatto con la realtà. La musica stimola la creatività. L' arte in genere non dovrebbe essere considerata una cosa superflua ma dovrebbe essere approfondita nei programmi scolastici.